lunedì 14 gennaio 2008

anno nuovo...pensieri nuovi

E' passato un bel po' di tempo dall'ultimo post di questo blog. Al di là degli impegni quotidiani numerosi devo ammettere una certa pigrizia che a tratti mi prende, la quale, ultimamente, è il mio cruccio più grande.

Nell'ultimo mese e mezzo sono avvenute molte cose, alcune indicibili in questo luogo, ma tutte, in stile holliwoodiano, hanno contribuito ad un fine d'anno davvero incandescente e scoppiettante.

Nel fuoco del 31 dicembre, che di solito è il mio rito per purificare e per lasciar andare quello che ormai è destinato a morire, ho lasciato bruciare pagina dopo pagina il diario di bordo del 2004, emblema di quel sentimento patetico, di cui sono impregnate anche queste pagine...
Un atteggiamento che per prima detesto della sottoscritta e sul quale ho riflettuto a lungo durante tutto lo scorso mese.
Non posso negare che questo senso pseudo drammatico, dietro il quale il più delle volte preferisco nascondermi, si insinua nella mia vita da sempre e mi rende le cose pesanti e complicate anche quando in realtà non lo sono.

Ci ho riflettuto a lungo per tutto il mese di dicembre. Soprattutto grazie alla pausa americana, ricca di colpi di scena che un giorno di sicuro narrerò ai posteri, ho passato al vaglio l'insensatezza di molti atteggiamenti mentali, il loro apporto perfino negativo allo scorrere dei miei giorni.
Mi accorgo del tempo che incalza veloce sulle mie ambizioni di vita, oggi è spesso già domani... e domani diviene oggi prima che io sia riuscita davvero a dar frutto ai tanti progetti e sogni, che ancora, nonostante tutto, covo in cuor mio come quando avevo 16 anni.
La promessa per il nuovo anno è dunque questa, quella di lasciar andare il patetico, il poeta che vuol essere tragico e si sente maledetto... nella speranza che affiori in superficie la "me ideale", in cantiere da anni.

Alle volte la monotonia di questi giorni mi priva ancora di slancio e ispirazione, e finisce che un'altra sera è giunta con il solito senso di alienazione e frustrazione....
Ma mi impegno ogni giorno, ad andare avanti senza che la rassegnazione mi vinca del tutto, mantenendo viva la fiammella della speranza, perché presto da questa terra bruciata dagli ultimi eventi incendiari, appiattita e ingrigita dalle ceneri dei vecchi rovi dati in pasto alle fiamme, spunti un nuovo germoglio.

Anno bisesto questo 2008. Sempre per eliminare i soliti spauracchi mentali, come il detto che dice ANNO BISESTO ANNO FUNESTO (vedi appunto il 2004), la notte di San Silvestro abbiamo coniato un nuovi detti: ANNO BISESTO ANNO MODESTO... oppure ANNO BISESTO ANNO ONESTO... e cambiando la rima ANNO BISESTILE ANNO GENTILE, VIRILE, etc.

A ognuno il suo.

8 commenti:

Angie ha detto...

Ore 1.23 del mattino, di ritorno da una serata trascorsa in redazione a due passi da te, amica mia.
Che le ceneri dell'anno passato valgano le pagine che ancor dobbiamo scrivere. E che la casualità di un colloquio si trasformi in qualcosa capace di portarmi a due passi da te, spesso quanto lo vorrei.

Unknown ha detto...

Il Grande Fratello ed il Pendolo di Foucault... antipodi... non trovi?

Tati ha detto...

Caro Gabrio,
il primo "sconosciuto" nel mio blog!
Che strana sensazione...

Antipodi? Forse.
O semplicemente aspetti diversi di un essere eclettico, dove superficie e profondità, essenza e apparenza,luce e ombra, possono coesistere senza essere necessariamente in conflitto.
Completandosi.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Cara Tati

Vederti in tv, ed essere qui ora a scriverti di per se lo trovo più che "strano" improbabile.

...se non ci fosse il tuo nome sopra la risposta che mi hai inviato, stenterei a credere di non averla scritta io!

che altro aggiungere?

Anonimo ha detto...

Anno bisesto anno perfetto!Non fa rima ma...cosa importa??????? Vale come buon auspicio!un abbraccio
Carmen

Unknown ha detto...

...confidavo in altre tue riflessioni...impegnatissima?

silvia ha detto...

ciao bedda!!!
ti ricordi di me?
sono Silvia. non ci si sente dalla passata vita ma io non ho mai smesso di pensarti. hai visto?!, mi sono ricordata del tuo blog. ho letto le tue riflessioni che sono poi le riflessioni di una donna che ha il coraggio di esprimerle.
sai ora mi sono trasferita a Brindisi e ho trasferito con me i tuoi libri tra cui quello della estes. ricordati sempre del lupo che c'è in te e di come un lupo rimane tale anche dopo aver avuto una cucciolata. tesò fammi sapere in quale somewhere sei in questo momento. se sei a monopoli ti porto i libri lì, altrimenti se sei in california te li porto a sacramento.
un bacio enormissimo.